Tra le pieghe del vento, sussurri danzavano nell’aria.
Impercettibili, come petali di fiori portati via dalla brezza.
Un lamento, un sospiro, un’esclamazione interrotta: storie intrecciate nel tessuto dell’esistenza.
Ogni parola raccontava una storia, un’emozione, un desiderio.
Persino nel silenzio, si sentiva il riverbero di quelle parole, come cocci di vetro sotto i piedi nudi.
Ma nell’oscurità della notte, quei suoni si univano, formando un mosaico di significati, una sinfonia di pensieri.
E nell’abisso dell’oblio, le parole trovavano finalmente la loro completezza.
Il ticchettio del vecchio orologio riempiva la stanza.
Ogni secondo che passava era un eco dei momenti persi.
Anna fissava le lancette, cercando di fermare il tempo con la forza del suo sguardo.
Il nonno le aveva raccontato che quel ticchettio era la sua voce.
Ora che lui non c’era più, il suono era tutto ciò che restava.
Chiuse gli occhi, immaginando il suo sorriso.
L’orologio rintoccò mezzogiorno, e lei capì che il tempo non si ferma mai, ma porta con sé ogni ricordo.
Aprì gli occhi, sorridendo, pronta ad affrontare il prossimo rintocco.
La lettera era lì, sepolta in un cassetto, mai spedita.
Maria l’aveva scritta in una notte di pioggia, quando le parole sembravano più facili da dire su carta.
Dichiarava tutto: il rimpianto, l’amore mai confessato, il dolore per quel “addio” senza spiegazioni.
Rileggerla ora sembrava surreale. La vita aveva continuato, si era sposata, aveva figli.
Ma quelle parole erano rimaste intrappolate nel passato, come un’eco lontana.
Prese la lettera, uscì in giardino e la bruciò lentamente.
Le ceneri volarono via con il vento, portando con sé una storia che non era mai stata raccontata.
C’era un’ombra sul muro che Alice non aveva mai visto prima.
Sembrava muoversi, seguendola silenziosamente mentre attraversava la stanza.
La sua mente le suggeriva che fosse solo un gioco di luce, ma il suo cuore batteva più forte.
Fece un passo indietro, osservando attentamente.
Poi si accorse che l’ombra era la sua, deformata dall’angolo di luce che entrava dalla finestra.
Sorrise, rilassandosi.
A volte, pensò, i mostri che vediamo sono solo parti di noi stessi che ancora non abbiamo capito del tutto.
This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Cookie settingsACCEPT
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
In questa storia ambientata a Milano nel 1929, intitolata “Ritratto con dedica”, si segue la vita di Sofia Pecci, una giovane donna con un segreto nel cuore e grandi ambizioni, tra cui quella di diventare una cantante d’opera e calcare le scene del famoso Teatro alla Scala. La trama tiene il lettore in sospeso sul destino della protagonista e sulla realizzazione dei suoi sogni, in un’epoca storica particolarmente interessante.
***
Marta Visconti
***
PUBBLICAZIONE : 11 dicembre 2021 Lingua: : Italiano Copertina flessibile : 106 pagine ISBN-10 : 8831201697 ISBN-13 : 978-8831201698 Editore : Barbara Di fiore Editore Formato Kindle: €2,99 Kindle Unlimited: €0,00 ISBN-10: 8831201629 ISBN-13: 978-8831201629
4 commenti
Marta Visconti
Tra le pieghe del vento, sussurri danzavano nell’aria.
Impercettibili, come petali di fiori portati via dalla brezza.
Un lamento, un sospiro, un’esclamazione interrotta: storie intrecciate nel tessuto dell’esistenza.
Ogni parola raccontava una storia, un’emozione, un desiderio.
Persino nel silenzio, si sentiva il riverbero di quelle parole, come cocci di vetro sotto i piedi nudi.
Ma nell’oscurità della notte, quei suoni si univano, formando un mosaico di significati, una sinfonia di pensieri.
E nell’abisso dell’oblio, le parole trovavano finalmente la loro completezza.
Sofia Monti
Il vecchio orologio
Il ticchettio del vecchio orologio riempiva la stanza.
Ogni secondo che passava era un eco dei momenti persi.
Anna fissava le lancette, cercando di fermare il tempo con la forza del suo sguardo.
Il nonno le aveva raccontato che quel ticchettio era la sua voce.
Ora che lui non c’era più, il suono era tutto ciò che restava.
Chiuse gli occhi, immaginando il suo sorriso.
L’orologio rintoccò mezzogiorno, e lei capì che il tempo non si ferma mai, ma porta con sé ogni ricordo.
Aprì gli occhi, sorridendo, pronta ad affrontare il prossimo rintocco.
Elena Farina
La lettera mai spedita
La lettera era lì, sepolta in un cassetto, mai spedita.
Maria l’aveva scritta in una notte di pioggia, quando le parole sembravano più facili da dire su carta.
Dichiarava tutto: il rimpianto, l’amore mai confessato, il dolore per quel “addio” senza spiegazioni.
Rileggerla ora sembrava surreale. La vita aveva continuato, si era sposata, aveva figli.
Ma quelle parole erano rimaste intrappolate nel passato, come un’eco lontana.
Prese la lettera, uscì in giardino e la bruciò lentamente.
Le ceneri volarono via con il vento, portando con sé una storia che non era mai stata raccontata.
Andrea Morelli
Ombra sul muro
C’era un’ombra sul muro che Alice non aveva mai visto prima.
Sembrava muoversi, seguendola silenziosamente mentre attraversava la stanza.
La sua mente le suggeriva che fosse solo un gioco di luce, ma il suo cuore batteva più forte.
Fece un passo indietro, osservando attentamente.
Poi si accorse che l’ombra era la sua, deformata dall’angolo di luce che entrava dalla finestra.
Sorrise, rilassandosi.
A volte, pensò, i mostri che vediamo sono solo parti di noi stessi che ancora non abbiamo capito del tutto.